Digital Radio DAB+ è il brand scelto dagli operatori per identificare la diffusione delle trasmissioni realizzate con lo standard Eureka 147, più noto come DAB+. Il DAB (Digital Audio Broadcasting) in verità è un progetto europeo che risale agli anni Ottanta. Quasi 20 anni fa, nel 1995, Norvegia e Regno Unito attivarono i primi canali radio digitali Dab. Nel 2007 è nata l’evoluzione, il DAB+. Ed è con questo standard che oggi le emittenti trasmettono in Italia. Il Governo italiano, con la Legge di Bilancio 2018, ha stabilito che tutti i apparecchi radiofonici, domestici o da auto, in vendita dal 1°gennaio 2020 devono ricevere sia i programmi analogici FM sia quelli digitali DAB.
Sfrutta l’efficienza e le prestazioni del MPEG-4 (AAC) con il risultato di avere una qualità audio uguale ad un bitrates più basso. Consente, inoltre, di veicolare su un unico multiplex (cioè su un’unica frequenza) fino a 20 programmi diversi con qualità superiore a quella delle normali trasmissioni analogiche.
Un’altra importante innovazione è stata l’aggiunta di servizi multimediali aggiuntivi come immagini, dati e informazioni in forma di testo.
Più di mezzo miliardo di persone in tutto il mondo, ad oggi, sono in grado di ricevere 1.700 stazioni radio e servizi dati DAB+. La maggior parte di questi contenuti sono passati dalla fase sperimentale a quella regolamentata, ed è stato confermato l’utilizzo dello standard Eureka 147 in tutta Europa, nell’Estremo Oriente ed Australia.
DAB+ è la tecnologia di trasmissione radiofonica che offre molti vantaggi per l’ascoltatore come una gamma maggiore e diversificata di programmi, assenza di interferenze e rumori, ottima qualità audio, servizi multimediali come immagini, news e informazioni sul traffico attraverso il formato TPEG, facilità d’uso selezionando il programma dalla lista senza ricercare la frequenza, migliore efficienza energetica.
Alcuni paesi dell’Europa, come la Norvegia nel 2017 e la Svizzera entro il 2024, scelgono di passare definitivamente alla trasmissione della radio in DAB+ spegnendo l’FM. Il nostro Governo non prevede in alcun modo lo spegnimento delle reti analogiche FM che continueranno a diffondere i loro tradizionali programmi.