Agcom e Governo accelerano lo sviluppo del DAB+ - Digital Radio

Agcom e Governo accelerano lo sviluppo del DAB+

Ieri si è svolto a Roma il convegno di AerantiCorallo “L’emittenza locale nella radio digitale: per uno sviluppo della nuova tecnologia che sia la naturale evoluzione della radiofonia analogica”. Il Presidente Marco Rossignoli, nella relazione di apertura dei lavori, ha sottolineato che “ la radio deve concretamente pensare al digitale” aggiungendo che “ l’analogico proseguirà per lunghi anni ma ormai i tempi sono maturi per pensare al concreto avvio del processo di digitalizzazione della radio in Italia attraverso il DAB+ anche per allinearsi a quanto avviene negli altri paesi europei.

L’AerantiCorallo ha, poi, chiesto all’Agcom di procedere al più presto alla pianificazione di tutti i bacini ed in particolare di quelli nelle aree più popolose. Al Ministero ha, invece, inviato un messaggio chiaro perché apra immediatamente un tavolo di confronto con la Difesa per l’utilizzo del canale 13.

Al convegno è intervenuto il Presidente dell’Agcom Cardani che ha ribadito l’impegno dell’Autorità per concludere la pianificazione ed ha rinnovato la proposta, già annunciata a settembre, di un intervento legislativo che obblighi la commercializzazione di ricevitori radiofonici, per uso domestico o mobile, con entrambe le tecnologie ( DAB+ e Analogico FM). Cardani ha concluso il suo intervento affermando che il DAB+ “ è una tecnologia molto promettente e dove è stato implementato ha mantenuto le promesse”

Interessante il contributo del sottosegretario al Ministero dello Sviluppo Economico Giacomelli. Ha esordito accettando l’invito di AerantiCorallo per promuovere un tavolo immediato di confronto con la Difesa per il Canale 13. Ha successivamente aggiunto: “Occorre una risposta complessiva per il DAB+. Con la riorganizzazione delle frequenze della banda televisiva si aprono opportunità per una pianificazione organica del settore dando così al DAB+ la sua corretta centralità. Il servizio pubblico deve essere chiamato a rivedere l’uso delle risorse di frequenza. Le frequenze della banda VHF debbono essere destinate al primo mux televisivo Rai e al DAB+.”

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